Molti hanno avuto davanti questo quesito, magari proprio davanti ad un cruciverba, di quelli di media difficoltà. Finalmente, in questo articolo si sfaterà il mistero e, chi ama risolvere gli indovinelli della “Settimana enigmistica”, oppure chi è semplicemente curioso di saperne di più, finalmente potremmo associare a questo poeta ottocentesco veronese.
Piccola biografia del poeta di Monte Circello: Aleardo Aleardi
Il suo nome vero di battesimo fu Gaetano Maria Aleardi, visse nella città veneta di Verona per tutto il tempo della sua esistenza. Nacque nel 1812 da Maria Canali e da un nobile conte, Giorgio Aleardi. Studiò legge a Padova insieme agli amici Giovanni Prati e Arnaldo Fusinato. Al suo ritorno a Verona come Laureato cominciò ad interessarsi di poesia e critica artistica. Tra i suoi componimenti più “giovanili” troviamo Il matrimonio del 1842 (in cui esaltò il sacramento nuziale come espressione di civiltà) e l’Arnalda di Roca, del 1844, un poemetto che ha come protagonista una donna che muore difendendo i propri ideali, il proprio valore e onore. Da queste opere si comincia a delineare lo stile che accomunerà questa a tante opere venute dopo. Nel 1846 infatti scrisse Lettere a Maria nel quale il poeta si propone come amante ad una cara amica in versi sciolti.
Come assiduo frequentatore del salotto di Anna Gozzardini Alighieri, corteggiò la figlia di lei, Nina, dedicandole numerosi componimenti poetici. Durante il pieno Risorgimento, durante i moti del 1848 fu inviato a Parigi da un compatriota, Daniele Manin, a chiedere aiuti politici per la Repubblica Veneta. Nel 1852 fu arrestato e rinchiuso nella fortezza di Mantova, al quale episodio seguì un lunghissimo periodo di depressione e, nel 1855 scrisse un componimento lezioso, di abbastanza cattivo gusto, chiamato Raffaello e Fornarina. Nel 1856 si riprese pubblicando Monte Circello che comprende un poemetto su Corradino di Svevia, in particolare una vicenda presente in molte antologie scolastiche dell’epoca. Nello stesso periodo sono Le antiche città marinare e commerciali e, nel 1857 le Prime storie, con immagini letterarie ispirate alla Bibbia.
Fu arrestato una seconda volta nel 1859 è detenuto in Boemia, per cui la pubblicazione di Canti patrii fu invece rinviata. Liberato alla fine della guerra austro-franco-piemontese (causa dell’arresto) divenne deputato del Regno di Sardegna nel 1860. Il suo ultimo trasferimento a Brescia gli permise di pubblicare gli ultimi versi, tutti di ispirazione politica: I sette soldati (1861), il Canto politico (1862), e I fuochi sull’Appennino (1861). Fu nominato senatore nel 1873: onorato nei migliori salotti politici, anche come poeta, morì improvvisamente nella sua città natale nel 1878.
Curiosità sul poeta:
- Dopo tanti giudizi dei poeti contemporanei, cominciò ad avere diverse stroncature, tra le quali alcune davvero celebri (quella di Vittorio Imbriani). Molti amici invece procedettero cauti nel dare le proprie opinioni apparendo fondamentalmente neutrali.
- Il monte Circello realtà fa parte del promontorio laziale del Monte Circeo, anche se l’altitudine è certamente minore rispetto a quest’ultimo.
- Aleardi morì scapolo e senza eredi, se non quelli che ripresero la sua “maniera” poesistica.