Per quanto sembra impossibile, Harry Potter è diventato un vero corso di studi, e non in qualche università di un gioco di ruolo online, ma in un vero istituto inglese, la Durham University, che nell’anno scolastico 2010-2011, tra i suoi corsi ne ha inserito uno intitolato Harry Potter e l’età dell’illusione.
L’università ed il corso di studio
L’Università di Durham, situata nell’omonima cittadina inglese, è un istituto pubblico, il cui ateneo offre tre facoltà: quella di scienze sociali e salute, di discipline scientifiche e di scienze umanistiche, aggiunti ai vari club sportivi, a cui partecipano l’85 % degli studenti.
Ed è proprio all’interno della facoltà di discipline umanistiche che nasce il corso di Harry Potter, in cui le vicende del celebre mago, nato dalla penna di Joanne Kathleen Rowling, vengono analizzate e studiate dal punto di vista socioculturale.
Questi studi “magici”, nell’anno accademico 2010-2011, erano suddivise in 167 ore, ventidue conferenze ed undici seminari, che potevano portare lo studente ad avere fino a venti crediti formativi.
Come è suddiviso il corso di studi
Sembra che il corso di “Potterologia”, ci sia tutt’ora, e si prefissa di collocare il fenomeno del successo del maghetto nel suo contesto sociale, educativo e culturale, nel XXI secolo, includendo altri romanzi educativi.
I temi del corso, comprendono:
- il post-1945, visto come “Età dell’Illusione!;
- l’impatto di Harry Potter in Inghilterra;
- la mercificazione dell’istruzione, analizzando anche le uniformi, i rituali e gli abiti del mondo del celebre mago;
- la rivalità tra Grifondoro e Serpeverde, in cui vengono analizzati temi come i pregiudizi e le intolleranze negli ambienti scolastici;
- miti e modelli educativi;
- il rapporto tra magia, ragione e realtà;
- i rapporti tra i ragazzi, sopratutto guardando i temi dell’amicizia, della solidarietà e del bullismo;
- l’universo morale della scuola, dall’eredità lasciata da Kipling a Grange Hill a J.K. Rowling.
Gli obbiettivi del corso, della durata di duecento ore, non è tanto quello di conoscere nei dettagli tutta la saga del celebre mago, ma comprenderne i testi come mezzo per interpretare determinate tematiche, comprese anche quelle politiche.
Sebbene sembri una facoltà per gli appassionati del fantasy, alla fine del corso gli studenti dovrebbero pensare, analizzare, sintetizzare e valutare, in modo critico ed indipendente, diversi temi.
Può apparire come una materia bizzarra? Non sarebbe di sicuro l’unica: sempre in Inghilterra, alla Liverpool Hope University, c’è un corso dedicato ai Beatles e alla loro musica, oppure all’University of California, a Berkley (Stati Uniti) si può frequentare un corso sulla filosofia dei Simpson.