Salute

Quanti sono i disabili in Italia: tutti i numeri

Analizzare i numeri della disabilità in Italia aiuta a comprendere meglio quali sono i bisogni di una fetta importante della popolazione. Negli ultimi decenni in termini di inclusione e di diritti sono stati fatti molti passi avanti, ma in diversi settori, si riscontrano ancora numeri insufficienti per parlare di un inserimento paritario di queste persone nella società. L’inclusività, che è il principio che dovrebbe essere alla base di ogni progetto che riguarda le persone con disabilità, è ancora molto lontana dalle percentuali auspicabili ed è necessario lavorare in sinergia per ottenere risultati ancora più soddisfacenti. Vediamo quali sono i numeri della disabilità in Italia.

Persone con disabilità: chi sono e quante sono

Le persone con disabilità sono individui che, per motivi fisici, mentali e sensoriali, ha particolari necessità in termini di assistenza, accessibilità alle strutture e affiancamento nelle pratiche quotidiane. Come riporta anche una recente infografica di Unicusano sulla disabilità in Italia sono circa 13 milioni le persone che convivono con qualche forma di disabilità e oltre 3 milioni sono in condizioni gravi. In Europa le persone con disabilità raggiungono i 101 milioni, ossia il 27% della popolazione. Pur rappresentando una fetta importante della società, dal punto di vista dei servizi e dell’attenzione ai loro diritti, c’è ancora molto da fare. Queste persone infatti sono spesso discriminate, bloccate da barriere fisiche, mentali, culturali e sociali.

L’Italia non è un paese inclusivo

Dando un’occhiata ai dati generali che riguardano l’inclusione delle persone nella società, emerge una fotografia allarmante: 1 persona con disabilità su 3 è a rischio povertà, con un rischio maggiore del 6% rispetto al resto della popolazione. Dal punto di vista sociale, è necessario evidenziare che il 17% dichiara di aver subìto abusi o violenza e che il 52% delle persone con disabilità si sente discriminata. Non va meglio se si pensa all’integrazione scolastica: solo il 17% delle persone con disabilità riesce a completare l’intero ciclo studi e arrivare alla laurea. A tal proposito, si è discusso molto sulle classi differenziali, abolite nel nostro paese oltre 50 anni fa, per dare la possibilità a tutti e a tutte di vivere un’esperienza di classe eterogenea, supportata da programmi specifici con docenti di sostegno. Il problema centrale non è avere o non avere le classi differenziali, ma come costruire programmi scolastici efficaci, visto che, al termine del percorso obbligatorio a scuola, i risultati sono molto scarsi.

I numeri della disabilità nel lavoro

Tra gli ostacoli maggiori per le persone con disabilità c’è il lavoro. Secondo i dati, solo il 32,5% delle persone con disabilità ha un lavoro, rispetto alla media del 58,9% della popolazione. La disoccupazione è al 20%, rispetto a una media della popolazione dell’11,3%. Il divario con il resto d’Europa si fa sentire, anche se ci sono nazioni come l’Irlanda in cui il tasso di disoccupazione delle persone con disabilità è del 37%. Un dato ancora più interessante per fare delle valutazioni sul reale inserimento di questa fascia di popolazione riguarda la spesa media statale per la disabilità, che in Europa si attesta dal 6,9% e in Italia è ferma al 5,3%.