Uno dei dati sconfortanti è quello di studenti che abbandona gli studi universitari perché non riescono a superare i test d’ingresso. Diciamo che in alcune facoltà e per future professioni mediche è importantissimo che ci siano delle prove d’ingresso che garantiscano qualità di studenti.
Tuttavia non sempre esse sono necessarie perché si prende in considerazione più che altro il rendimento e la programmazione annuale. La fisioterapia, branca medica fondamentale per il recupero motorio, ha facoltà universitarie dove c’è la richiesta di test di ingresso ed altri atenei dove non si prende in considerazione questo test.
Diventare fisioterapista con una laurea riconosciuta
Nello studio della fisioterapia è noto che ci sono molti studenti che non riescono a superare o non vogliono eseguire i tantissimi test d’ingresso. Ciò scoraggia ogni anno decine e decine di persone. Tuttavia è possibile diventare un fisioterapista con delle facoltà universitarie secondarie o alternative dove non si richiede alcun test d’ingresso.
Naturalmente molti utenti sono comunque diffidenti, ma essi sono diventati fondamentali per fornire i professionisti del domani. Infatti il corso dura 3 anni, alla fine dei quali viene rilasciata la laurea di fisioterapia riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Ovviamente gli anni di studio hanno un programma dove si deve studiare la riabilitazione, l’organizzazione, pratica e manuale, e ci sono pratiche di attività terapeutica oltre che funzionale. Lo studio mira a migliorare le disabilità motorie, psicomotorie e cognitive con delle terapie fisiche, manuale, massoterapiche e occupazionali.
Eliminazione del test d’ingresso: c’è da fidarsi?
Come mai in questi istituti universitari è stato eliminato il test d’ingresso? In effetti è una domanda del tutto lecita perché c’è sempre una diffidenza quando si parla di lauree e totali carenze di verifiche.
La fisioterapia è un lavoro che ha bisogno di molta pratica manuale. Lo studio diventa dunque mira ad essere non teorico, ma pratico. Per questo il valore del test d’ingresso diventa comunque minimo rispetto alle reali abilità che un utente potrebbe dimostrare in ambito professionale.
Per questo la sua eliminazione è stato un passo utile per molti studenti fisioterapeutici.
Non importa il punteggio d’ingresso, ma il rendimento annuale
Continuando ad estendere il motivo per cui è stato eliminato il test d’ingresso nella fisioterapia, è normale che il punteggio del test d’ingresso teorico non era fondamentale per il rendimento dello studente.
Diciamo che la cultura generale non è un elemento fondamentale per quanto riguarda una professione che è del tutto manuale. La cosa importante per la fisioterapia è quella di valutare un soggetto in base al suo rendimento annuale e non con un test d’ingresso limitante.