Caserta è globalmente conosciuta soprattutto per la sua magnifica Reggia, ma non molti sanno che, nel territorio della cittadina campana, si nasconde uno dei borghi più belli d’Italia: si tratta di Casertavecchia, paesino che, arroccato a 400 metri sulle pendici dei Monti Tifatini, racconta di un’epoca medievale che, tra le sue vie e le sue strade di ciottoli, sembra ancora vivissima.
A soli 10 km da Caserta, il borgo risale all’861 d.C. ed è facilmente raggiungibile in macchina fino al grande parcheggio in basso, da cui poi si sale a piedi attraverso una pineta rigogliosa che porta fino al paese.
Cosa vedere e cosa fare a Casertavecchia
Anche se la parte più bella della visita al borgo è passeggiare tra i vicoletti abbelliti con fiori, oggetti antichi e prodotti locali, e scoprire botteghe, osterie e piccoli caffè, ci sono alcuni monumenti che vanno assolutamente visitati.
La maggior parte si affaccia su Piazza Vescovado, il centro di questo romantico borgo medievale sospeso nel tempo: per primo s’incontra il Palazzo Vescovile, affascinante con i suoi archi e le finestre che risalgono al 1300, e poi si rimane incantati ad ammirare il maestoso Duomo, antico e suggestivo, dedicato a San Michele Arcangelo.
Originale del 1129, ha un imponente stile romanico e al suo interno racchiude tanti tesori, tra cui un impressionante pavimento a mosaico, le pareti riccamente decorate e le colonne di marmo della navata, che secondo la leggenda appartenevano a un edificio romanico della pianura e furono trasportate sul colle dalle fate dei Monti Tifatini.
Superando archi, la suggestiva cupola ottagonale della Cattedrale e il Campanile che, con i suoi 32 metri, sovrasta tutto il borgo, si raggiunge il punto più alto del colle, dove le rovine del Castello di Casertavecchia dominano il panorama, che spazia fino alla costa. Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi del borgo, risalente all’861 d.C.: della fortezza originale oggi sono rimasti solo la torre e alcuni ruderi, ma il fascino e la magia di questo luogo antico ancora impregna ogni angolo dell’area.
Dopo aver esplorato le bellezze architettoniche del borgo, è ora di dedicarsi a un altro elemento fondamentale di Casertavecchia, la sua gastronomia: in caratteristici ristoranti, osteria e botteghe, infatti, si scopre una tradizione culinaria davvero ricca, che spazia da salumi e formaggi alla pasta fatta in casa, da mozzarelle di bufala squisite a carne al forno, senza dimenticare dolci come le sfogliatelle e i mitici, irresistibili babà.
Casertavecchia: informazioni utili e curiosità
- Per un’esperienza ancora più completa, il consiglio è dormire a Casertavecchia approfittando di uno dei deliziosi locali ricavati dalle case antiche del borgo. Tra i più particolari segnaliamo la Casa delle Bifore, elegante dimora gentilizia del XI secolo, e Borgo Contessa Iolanda, un romantico bed & breakfast con annesso un locale dove si organizzano cene ed eventi culturali.
- Se volete portare a casa un ricordo di Casertavecchia, non potete non acquistare lo spiritello, un vero simbolo locale: si tratta di un vasetto di terracotta che riporta sopra, dipinto, il viso di un folletto atteggiato in espressioni varie. Al suo interno, si deve inserire un foglietto con scritto un proprio desiderio che si vuole vedere avverato. Questa tradizione è legata alla figura della sensitiva Ursula, che lasciava un vasetto con la faccina nelle case in cui avvertiva la presenza di anime benevole.