Grossi investimenti economici, come possono essere l’acquisto di un appartamento, arredi e ristrutturazioni, non possono essere affrontati semplicemente mettendo mano ai propri risparmi, ma richiedono l’erogazione di un prestito da parte di una banca. Alcuni movimenti finanziari, come ad esempio, l’acquisto di un veicolo non molto costoso o di alcuni elettrodomestici, richiedono prestiti di minore importanza, e qui, entra in gioco il il finanziamento inpdap.
Si tratta di un finanziamento rivolto a tutti coloro che percepiscono un salario mensile da parte di un’azienda e con contratto a tempo indeterminato o di chi riceve una regolare pensione. Il prestito prevede un’erogazione di denaro pari ad un massimo di una mensilità del richiedente, saldata da quest’ultimo, con un metodo che prevede la trattenuta di una percentuale dello stipendio (o pensione) non superiore al 20%, come la cessione del quinto.
Chiedere un preventivo con relativi tassi di interesse (che ricordiamo, cambia di anno in anno) è estremamente facile e immediato: basta recarsi sul sito ufficiale e compilare un breve modulo e attendere il responso.
Cosa serve per richiedere un prestito?
Naturalmente, al momento della richiesta del prestito, ci sarà da presentare un corredo di documentazione molto dettagliato.
- Carta di identità;
- Codice fiscale;
- Attestato di sana e robusta costituzione;
- Lista movimenti bancari attinenti all’ultimo anno;
- Preventivo della causa di richiesta del prestito: ad esempio, quello di ristrutturazione edile o il prezzo di un’auto.
Per essere certi di fornire tutta la documentazione necessaria alla richiesta del prestito, non esitate a chiedere informazioni all’impiegato dell’ente istituzione che vi sarà assegnato per seguirvi, passo dopo passo.
Quanto è necessario aspettare prima di richiedere un nuovo prestito?
Dipende. Le tempistiche sono variabili e strettamente correlate al prestito precedente. Ad avere un ruolo fondamentale e decisivo è in quanto tempo avete estinto il primo debito. Se un debito, la cui estinzione viene stimata in 5 anni, viene saldato prima dei 2, ha possibilità di richiederne di nuovi dopo un solo anno. Stesso discorso vale per chi ha estinto un debito decennale in quattro.
Quali sono i valori decisivi per determinare i tassi di interesse?
I tassi d’interesse variano considerevolmente, in relazione a dettagli che possono riguardare chi eroga il prestito e chi lo riceve:
Variano in base all’età del richiedente, della somma richiesta (più sarà bassa, più salirà il tasso), del numero di domande di prestito presso quella banca e della competitività della stessa. Tuttavia, anche se di solito è un valore variabile, spesso si trovano offerte periodiche a tassi bloccati. Questo è un ulteriore dettaglio che conoscerete con certezza dopo aver ricevuto un preventivo del prestito.
Chi non può accedere al prestito?
- Lavoratori autonomi;
- Impiegati con contratto a tempo determinato (con riserva);
- Lavoratori con contratto a progetto/occasionale;
- Operai con altri prestiti in fase di rimborso;
- Persone contrassegnate come cattivi pagatori;
- Disoccupati;
- Persone non iscritte alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie;
- Lavoratori con meno di 4 anni di attività
Anche i dipendenti che hanno un contratto a tempo determinato possono ricevere il prestito, ma solo se disposti a garantire il TFR (trattamento di fine rapporto) in caso di mancato pagamento e a patto che il rimborso non duri più del tempo di lavoro delineato da contratto. In questo caso, la cessione del quinto non sarebbe fattibile.
Quali figure professionali possono richiedere il prestito inpdap?
- Di seguito, alcuni esempi di chi può, di norma, accedere al prestito erogato dall’Inps
- Dipendenti delle forze dell’ordine;
- Membri dell’esercito;
- Impiegati di piccole o grandi aziende;
- Dipendenti pubblici