Il mondo del trading online è talmente vasto che persino le strategie vanno rapportate all’asset, al settore o magari al mercato. Questo vuol dire che non esistono regole fisse universalmente valide, che permettono di ottenere guadagno da tutte le compravendite possibili. Al contrario ogni investitore deve costruire una strategia in base al tipo di strumenti finanziari con cui è abituato a operare: dalle azioni alle obbligazioni, dalle valute alle criptovalute, senza dimenticare materie prime quotate in Borsa come oro, rame, acciaio o petrolio. Proprio le materie prime, specie quelle più nobili, sono state considerate per anni una specie di porto sicuro, per via di una stabilità abbastanza fuori dal comune. Oggi questo assunto non viene più dato per scontato e, più in generale, è emersa la consapevolezza di dover imparare a organizzare al meglio anche questa particolare tipologia di investimento, informandosi e formandosi adeguatamente su come fare trading sulle materie prime nel modo corretto, sfruttando al meglio tutti gli strumenti finanziari offerti dalle piattaforme di riferimento (per saperne di più: trading sulle materie prime secondo Mercati24).
Pensare una strategia finanziaria
Prima di entrare nel merito dei consigli espressamente dedicati alle materie prime, è sicuramente utile partire da una riflessione più generale sul concetto di strategia finanziaria. Una strategia finanziaria è una via di mezzo tra un canovaccio e un piano operativo. Fornisce al trader indicazioni utili a capire quanto la singola operazione sia in linea con il proprio profilo. Non a caso la strategia finanziaria varia di trader in trader e viene sviluppata a partire da tutta una serie di caratteristiche personali: ad esempio il livello di esperienza sviluppata sul campo, o il budget su cui si può contare.
Ma anche il tempo che si dedica effettivamente al trading online e il tipo di obiettivo che si vuole raggiungere. Il risultato sarà una serie di indicazioni pensate per raggiungere guadagno medio più stabile sul breve, sul medio o sul lungo periodo. A ciò si aggiunge un ulteriore elemento di complicazione, rappresentato dalla tipologia di asset a cui l’investitore è interessato. Per questo motivo spesso si parla di strategie o di consigli espressamente dedicati ai differenti strumenti finanziari. In questo caso alle materie prime.
Consigli sulle materie prime
Pensare di investire sulle materie prime nel 2023 significa innanzitutto tenere a mente le principali evoluzioni della transizione energetica in atto. Da questo punto di vista gli esperti sostengono che alluminio, rame, zinco, litio, nichel e cobalto saranno tra i metalli più coinvolti dalla dismissione dei combustibili fossili programmata per i prossimi anni. Ci sono però tanti altri elementi da tenere in considerazione. Ad esempio l’alluminio prevede un limite annuo di estrazione, che spesso e volentieri innesca tensioni al rialzo sulla sua quotazione. Impossibile poi non considerare l’evoluzione generale della domanda verso la singola materia prima.
In tal senso è possibile citare il rame, considerato che la domanda internazionale potrebbe passare da 25 ad addirittura 50 milioni di tonnellate metriche annue. Lo zinco invece sembra un esempio di metallo caratterizzato da una pesante contrazione sia della domanda che dell’offerta. Infine il trading online non è mai un fenomeno slegato dalla realtà. Ciò vuol dire che non è possibile pensare di investire tenendo soltanto conto di informazioni strettamente legate ad Economia e Finanza. Basti pensare alle tensioni politiche internazionali esplose a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina e alle ripercussioni dirette che hanno avuto sulla quotazione del petrolio.