Leggendaria bevanda nota come l’amaro valtellinese è uno di quei prodotti tipici e tradizionali in cui possiamo ripetere la ricetta comodamente a casa.
C’è un alone di mistero attorno a questa bevanda. In molti dichiarano che essa sia nata a Bormio circa 140 anni fa. Solo che c’è chi dichiara che essa ha subito dei cambiamenti negli ingredienti originali e che appartiene ad un “elisir” digestivo che era in uso nelle campagne di Bormio già dal medioevo.
La leggenda dell’Amaro Braulio
Ad oggi sappiamo che la ricetta originale dell’amaro valtellinese o amaro della Valtellina, è attribuita, come scoperta intendiamo, ad una farmacia gestita dal dottor Giuseppe Peloni. Quest’ultimo, nel 1875, già aveva creato questa bevanda che chiamava In Herbis salus, vale a dire: erbe della salute.
Infatti, ricollegandoci a quello che dicevamo prima, sembra che la ricetta dell’amaro nasca da un’altra bevanda di cui non si sa assolutamente nulla. Perfino Giuseppe Peloni decise di non rivelare mai la ricetta originale e quindi tanti ingredienti erano segretissimi. La tradizione è passata da padre a figlio e ancora oggi la famiglia di Peloni è l’unica a conoscere l’intera ricetta.
Erbe per fare l’Amaro Valtellinese
Da quello che si conosce, anche perché è obbligatorio per legge riportare nell’etichetta di vendita di un prodotto alimentare, nell’amaro valtellinese ci sono erbe mediche. Tra queste troviamo:
- Achillea moscata
- Bacche di ginepro
- Assenzio
- Radici di genziana
- Alcool
Inoltre a modificare il suo sapore c’è l’invecchiamento che deve avvenire rigorosamente in botti di rovere e che deve essere di almeno 2 anni fino ad un massimo di 3 anni.
A quali piatti si abbina questo Amaro?
L’amaro valtellinese si sposa ottimamente con il vino bianco frizzante e di conseguenza è uno degli ingredienti principali che ci sono negli aperitivi. Ha un ottimo gusto insieme ai dolci, specialmente quando si parla di crostate a base di pera e cioccolato.
Tuttavia è un amaro che accompagna perfino le salse con cui si condiscono le carni rosse oppure con carne alla brace. Infatti è consigliato dopo aver pranzato con stufati e bolliti. Alla fine, l’amaro valtellinese è un digestivo che stimola la digestione. Le erbe e la presenza di alcool migliora e facilita la produzione di acidi gastrici stimolando le pareti dello stomaco.
Ovviamente poi gli abbinamenti possono essere molto personali dato che c’è chi ha un palato adatto a gusti forti e intensi. Il sapore di questo amaro è appunto molto accentuato, un mix tra amarognolo e retrogusto alla liquirizia.