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La tecnologia davvero ‘cancellerà’ il lavoro a milioni di persone?

Da qualche anno, complice l’evoluzione tecnologica che sta accompagnando i nostri tempi, si parla della rivoluzione inerente il mondo del lavoro. C’è chi dice che alcuni mestieri scompariranno, che altri nasceranno, che altri ancora si adatteranno e così via. Proviamo, però, a mettere un punto sulla situazione.

Perché potrebbe farlo

La tecnologia potrebbe cancellare i posti di lavori perché sta crescendo a ritmi, fino a qualche tempo fa, assolutamente impensabili. E, soprattutto, coinvolge tutti i settori. Prendiamo ad esempio l’intelligenza artificiale che, stando a quanto si legge in giro, dovrebbe sostituire i copywriter poiché è in grado di scrivere dei testi in maniera automatica e più veloce rispetto agli umani. Che si vero o che sia falso, non importa visto che già oggi ci imbattiamo in portali scritti dall’intelligenza artificiale senza che ce ne accorgiamo.

L’intelligenza artificiale, per quanto riguarda i testi, è solo quella più nota ma, andando ancora più nello specifico, si possono trovare casino online che si avvalgono della tecnologia IGT oppure software che riescono a battere i campioni mondiali di scacchi. E perfino anche programmi che riescono a capire la bravura e il talento di un calciatore.

Perché non potrebbe farlo

Sul lato esattamente opposto degli entusiasti della tecnologia, ci sono gli scettici. Quelli, cioè, che reputano come il digitale, al momento, non possa sostituire l’umano. E che non potrebbe mai farlo. Riprendendo gli esempi precedenti, un testo scritto dal copywriter è quasi senza anima e, comunque, in ogni caso, dovrà comunque prendere spunto dai testi scritti da altre persone. Un testo scritto dall’umano, invece, ha uno stile di scrittura personale, magari può raccontare anche un proprio punto di vista, un aneddoto inedito e così via.

E anche per lo sport: un conto è basarsi solo ed esclusivamente sui numeri e un altro è poter vedere anche altro. Come il calciatore sta in campo, come riesce a tenere a bada la tensione, il carisma, la grinta e chi più ne ha più ne metta. Tutte cose che, almeno fino a questo istante, un computer non può riuscire a vedere.

Quali sono gli scenari del futuro?

Gli scenari del futuro, in misura realistica (ma non è detto che succeda esattamente così) prevedono un mix di umano e tecnologico. Nel senso che la tecnologia darà sì una grossa mano ma, comunque, ci sarà bisogno della persona che controlli eventuali errori (ad esempio, se decide di scegliere una fonte inesatta per il proprio pezzo) e per dare un certo ‘colorito’ a quell’attività stessa.

Inoltre, c’è bisogno di qualcuno che riesca a prendere i numeri ricavati, a contestualizzarli e ad analizzarli nel migliore dei modi. Quindi, anche in questo caso, c’è bisogno di un ‘perfezionamento’ umano. Insomma, come in tutte le rivoluzioni, a partire da quella industriale, ci saranno alcuni mestieri che scompariranno e altri che nasceranno con un saldo che sarà difficilmente negativo. Anzi, le opportunità ci sono: resta da capire come, quando e dove riuscire a coglierle prima degli altri.