Siamo arrivati alla conclusione di un 2022 che non lascerà a molti tanti buoni ricordi. Anche per quanto riguarda il mondo finanziario questo che sta per finire è stato un annus horriblis. Lo scoppio della guerra, le crescenti tensioni tra vari paesi nel mondo, la crisi energetica e la corsa dell’inflazione hanno portato incertezza, timori e volatilità sui mercati. Il quadro generale è in continua evoluzione, ma è già arrivato il momento di cercare di dare uno sguardo al futuro.
A pochi giorni dalla chiusura dell’anno, l’indice azioni globali MSCI registra un brutto -17%, il paniere mondiale dei bond ha un risultato praticamente identico (ed è abbastanza raro che i due mercati cadano in coppia), il mercato criptovalutario ha perso più del 70% rispetto a dodici mesi fa. Può andare ancora peggio oppure nei prossimi mesi arriverà una svolta? Cerchiamo di capire cosa può accadere nel 2023 sul piano degli investimenti finanziari.
Mercati e investimenti finanziari: la situazione attuale
La particolarità di questo 2022 è che praticamente tutti gli asset hanno subito cali importanti: le uniche eccezioni sono rappresentate dal dollaro, che per un buon periodo ha portato il cambio con l’euro al di sotto della parità, dalle materie prime ed dai titoli del settore energetico.
A questo proposito, per capire dove conviene investire e quali sono le opportunità offerte dai mercati si consiglia di visitare portali specializzati come, per esempio, Investimentifinanziari.net. Infatti, su questo sito di approfondimento finanziario è possibile trovare guide e approfondimenti utili per muovere i primi passi nel mondo degli investimenti digitali. Senza un’adeguata preparazione è impossibile pensare di operare correttamente sui mercati, soprattutto in un contesto come quello attuale.
I possibili sviluppi nei prossimi mesi
Le enormi difficoltà incontrate dai mercati durante questi mesi sono ricadute anche sugli investitori: per il classico portafoglio 60/40, ovvero la scelta più gettonata dall’investitore medio, è stato il peggiore anno di sempre, ma anche chi ha scelto composizioni differenti ha fatto moltissima fatica. Per capire come potranno evolversi le cose nei prossimi mesi è necessario andare a vedere se ci sono i presupposti per assistere ad una ripresa.
Purtroppo è praticamente impossibile fare delle previsioni sulla guerra in Ucraina: gli sviluppi su questo tema sono al momento imprevedibili, ma è chiaro che un’eventuale fine del conflitto darebbe una forte spinta ai mercati. È forse un po’ più facile fare delle previsioni sull’inflazione: la fiammata dei prezzi ha toccato livelli che non si vedevano da quarant’anni; l’ultimo dato USA, però, è stato più positivo del previsto, riportando un po’ di fiducia tra gli investitori.
Cosa deve accadere per assistere ad una ripresa
Molti analisti si sono già sbilanciati: il 2023 sarà migliore del 2022, ma bisognerà avere un po’ di pazienza. Per arrivare ad un vero punto di svolta sarà necessario che il mondo finanziario (e politico) raggiunga tre picchi. Il primo picco è quello dei tassi di interesse: negli Stati Uniti questo sembra esser vicino, visto che l’inflazione ha già iniziato a rallentare e la Fed potrebbe presto decidere di allentare la sua politica monetaria. Affinché questo avvenga anche in Europa è necessario aspettare ancora un po’.
Il secondo picco è proprio quello dell’inflazione, che prima o poi dovrà lentamente riportarsi verso livelli più accettabili. Il terzo picco è quello del dollaro, ma questo probabilmente è già stato toccato: il biglietto verde ha fatto la voce grossa per diversi mesi, ma nelle ultime settimane si è un po’ indebolito. Questa cosa può favorire i mercati emergenti, che sono quelli con le migliori prospettive a livello macro. Per assistere ad una vera ripartenza dei mercati sarà quindi necessario avere pazienza, perché la schiarita potrà arrivare solo a primavera inoltrata.