Per diverso tempo la maggior parte delle persone ha pensato che il mondo crypto si fermasse al solo bitcoin. In realtà basta un po’ più attenzione per scoprire che il mercato criptovalutario è popolato da un’infinità di progetti: molti sono ancora sconosciuti ai più, mentre altri hanno raggiunto un buon livello di fama. Tra questi va sicuramente annoverato il dogecoin, la crypto meme per eccellenza che oramai da diverso tempo fa parlare di sé.
Nata per scherzo e lanciata alla fine del 2013 senza seguire la trafila che contraddistingue gli altri progetti di finanza decentralizzata, la criptovaluta è riuscita a conquistare abbastanza rapidamente una grande popolarità, grazie anche (e soprattutto) ai tweet di Elon Musk. E proprio nei giorni scorsi il proprietario della Tesla ha ridato slancio al token, affermando di accettare i pagamenti del suo nuovo profumo in dogecoin. Ma quali sono le previsioni in vista del nuovo anno?
La quotazione attuale del dogecoin
Dopo una prima metà dell’anno davvero difficile, il comparto delle criptovalute nelle ultime settimane sembra aver ritrovato una buona stabilità. Il discorso vale anche per il dogecoin, che nel maggio del 2021 ha toccato la sua quotazione massima di sempre, 0,64 dollari, per poi intraprendere una lunga discesa che, intervallata da qualche buon periodo, l’ha portato all’attuale prezzo di 0,060 dollari. Praticamente un decimo di quasi un anno e mezzo fa.
Le origini scherzose del progetto non hanno impedito al meme-coin di diventare una delle criptovalute più conosciute e scambiate: nel momento di massimo splendore, la moneta digitale aveva raggiunto una capitalizzazione superiore ai 4 miliardi dollari. Come ben spiegato sul portale specializzato nel mondo crypto Criptovaluta.it (sito di riferimento: https://www.criptovaluta.it), il Dogecoin nel corso della sua quasi decennale storia è stato spesso al centro dell’interesse degli investitori, anche a seguito di alcuni tweet di Elon Musk.
I possibili sviluppi nel breve periodo
Qualche giorno fa, come detto, proprio l’ennesimo annuncio del miliardario americano sembrava aver dato una spinta alla criptovaluta. A Musk è bastato dire che il dogecoin sarebbe stato accettato come strumento di pagamento per il profumo Burnt Hair per permettere al token di superare, seppure temporaneamente, i guadagni registrati in quelle ore dai colossi del settore, ovvero bitcoin ed ethereum. Peccato che questo momento di sprint sia durato davvero molto poco.
Un paio di giorni dopo, infatti, la quotazione toccava il suo minimo degli ultimi tre mesi. Da agosto in poi, il valore del dogecoin si è mantenuto stabilmente tra i 0,0578 ed i 0,0611 dollari, ma si tratta di una stabilità che tende alla debolezza. Le medie mobili si sono riposizionate in una conformazione ribassista e non sono previste grosse novità nel breve periodo. Solo la rottura della resistenza a 0,0657 potrebbe rappresentare un importante punto di svolta.
Le previsioni per il 2023: cosa accadrà alla crypto meme?
Per fare delle previsioni a più ampio respiro bisogna considerare bene quelle che sono le caratteristiche più importanti della moneta digitale in questione. Come detto, le sue origini sono abbastanza particolari, ma si tratta di una valuta decentralizzata peer-to-peer che sfrutta la blockchain per effettuare trasferimenti molto veloci ed a costi di transazione molto contenuti. A differenza di altre monete digitali, il dogecoin non ha un numero fisso prestabilito: può essere estratta in quantità indefinite.
Questo aspetto viene visto da alcuni come un limite a livello di investimento, ma c’è anche chi vede l’offerta sulla carta illimitata come un importante vantaggio. Parliamo quindi di un caso particolare: un asset molto popolare, nonostante il suo reale potenziale di investimento sia ancora avvolto nell’incertezza. Le previsioni per il 2023 sono abbastanza positive: ci sono partnership ed iniziative importanti in vista, quindi la quotazione della moneta potrebbe salire sensibilmente.