Cercare lavoro non è mai facile, specialmente se poi si è alle prime esperienze lavorative e non si hanno degli storici o un curriculum.
Le scuole italiane hanno istituti professionali e tecnici che in realtà mirano a creare i professionisti del domani e per far questo è stato progettato l’alternanza della scuola lavoro.
Cosa sono le alternanze “scuola lavoro”?
Cerchiamo di parlare nello specifico di cosa esso sia perché molti genitori si ritrovano poi ad avere forti preoccupazioni per i propri figli minorenni. In realtà è un progetto che è stato ideato dalla MIUR che consente di avere un valore aggiunto a molti istituti tecnici e professionali.
Esso consente di avere una prima esperienza lavorativa diretta, in alcuni settori professionali e industriali, che valgono come ore lavorative pregresse. Solo che esse sono controllate da responsabili diretti che si occupano di supportare direttamente i giovani alunni che si trovano in un ambiente lavorativo.
Per certi versi lo possiamo chiamare stage, ma dove c’è una diretta responsabilità da parte della scuola. Quest’ultima deve comunque occuparsi e preoccuparsi di una vigilanza sull’alunno e quindi cercare di capire il grado di qualità del lavoro offerto e come si è trovato.
Naturalmente non è che c’è un professore onnipresente. Esistono dei responsabili che vengono forniti dalle aziende, industrie o settori lavorativi specifici, che controllano l’operato dell’alunno e lo dirigono al meglio.
Quali sono le norme che regolano questo progetto
Le normative che dirigono l’alternanza scuola lavoro sono due, vale a dire:
- Decreto Legislativo n. 77 del 2005
- Legge n.10 del 2015
Che stabiliscono che solo in istituti tecnici e professionali, partendo dal terzo anno di frequentazione fino alla maturità possono offrire queste possibilità di esperienza lavorativa controllata.
Come si svolge l’alternanza scuola lavoro?
Il progetto deve identificare gli enti o le aziende che lo richiedono o si mettono a disposizione. Riuscire a esaudire il desiderio di una determinata figura professionale da applicare nella propria azienda. Ci sono ore di lavoro e turni da rispettare e infine la valutazione finale delle eventuali competenze acquisite dall’alunno
In tutto questo ci deve essere comunque un responsabile della sicurezza e che sappia dirigere il soggetto in un ambiente professionale reale.
Tra l’altro molte fabbriche si affidano a queste scuole per ricercare e crescere eventuali operai utili in un settore specifico. Dunque l’alunno, al termine della maturità, potrebbe già avere un contratto fisso per il lavoro svolto e le competenze personali e lavorative che ha dimostrato.