Tra tutte le lingue che esistono al modo, l’italiano è una di quelle che ha la grammatica più complessa, ma è anche tra quelle più ricche, musicali e poetiche. Questo è dovuto, soprattutto, alle sue parole: questi piccoli componenti grammaticali, infatti, contengono un potere evocativo fortissimo e rendono il lessico italiani ricchissimo di espressioni di ogni tipo.
Basti pensare che, nel vocabolario italiano, sono presenti qualcosa come più di 160.000 vocaboli, senza contare poi tutti i termini arcaici che sono ormai caduti in disuso e sono stati sostituiti da parole più nuove e moderne!
Si capisce facilmente come, vista l’enorme mole di parole esistenti nella lingua italiana, sia impossibile conoscere proprio tutti i vocaboli che la compongono: studi recenti affermano, infatti, come le parole utilizzate effettivamente nel linguaggio quotidiano non superino le 7.000 unità.
Scoprire parole nuove che non conoscevamo, però, può essere un vero arricchimento per noi, sia a livello linguistico – ci aiuta, infatti, a migliorare il nostro modo di esprimerci sia scritto che parlato – sia culturale, perché ci aiuta a conoscere meglio il nostro incredibile patrimonio linguistico.
Proprio per questo, oggi impariamo una parola nuova, e andiamo a conoscere meglio il termine infimo.
Significato e utilizzo di “infimo”
Infimo è un termine piuttosto dispregiativo, che viene usato per andare a indicare una cosa o una situazione di livello molto basso, o una persona priva di qualsiasi pregio: insomma, un qualcosa che è nella più bassa mancanza di pregio sul piano qualitativo e sul piano sociale.
Da un punto di vista più strettamente grammaticale, infimo è un aggettivo che deriva da un superlativo latino e che, in italiano, ne mantiene il suo valore originale: significa tutt’oggi, infatti, “il più basso”, ma a differenza dell’antichità indica sempre una qualità materiale o qualità morale.
Importante considerare, quando si va ad analizzare il significato della parola infimo, che è una parola estremamente negativa: se qualcuno viene definito infimo, infatti, l’immagine evocata è quella di una persona disonesta, miserabile, spietata, spregevole, sordida. Ugualmente un luogo “infimo” è un posto che subito ci dà l’idea di essere sporco, squallido, poco curato, un oggetto di qualità “infima” è scadente e mal realizzato, il peggiore che si possa acquistare.
Le frasi più comuni con “infimo”
- Ti ricordi di quella cena di cui ti parlai, era di una qualità infima.
- Meglio non averci proprio a che fare con quel personaggio. È davvero un uomo infimo!
- Chi inganna un bambino commette un reato infimo.
- Quell’albergo era talmente infimo che in camera abbiamo trovato molta polvere.
- Lasciamola perdere, di certo non vogliamo abbassarci al suo infimo livello.
- L’attività del lanista era in genere poco stimata nel mondo romano e considerata di livello infimo.
- Lo spettacolo cui assistiamo sembra un gioco delle parti, oltretutto di livello infimo.
- Vedere la propria autorità calpestata da uomini di infimo rango è insopportabile.
- L’egoista più infimo è colui che quando è creditore non concede nessuna tregua a chi è in difficoltà pur non avendone esigenza imminente.
- Ti consiglio di non fare affari con quella persona, è un infimo individuo.