Frutto ormai quasi completamente dimenticato, le sorbe per molti secoli sono stati utilizzati nella vita quotidiana sia negli alimenti (anche se non sono commestibili appena colte, vanno fatte fermentate inserendole nella paglia), sia in decotti medicinali.
Queste allegre bacche gialle (se la pianta è domestica) o rosse brillanti (se la pianta è selvatica) nascono dall’albero che si chiama sorbo: appartiene alla famiglia delle Rosacee, è molto diffuso nei boschi e sui monti e, un tempo, veniva usato anche come albero ornamentale, anche per le sue bellissime foglie che diventano ramate in autunno.
Originario dell’Europa Meridionale, in Italia il sorbo si trova molto spesso come pianta spontanea nei boschi di latifoglie sotto il 800 metri, e le sue bacche vengono ancora oggi usate in molti ambiti diversi per le loro forti proprietà benefiche.
Proprietà, benefici e utilizzi
Le sorbe, quindi, sono le bacche prodotte dal Sorbus, dei frutti carnosi, belli da vedere e ricchi di proprietà benefiche che, fin dall’antichità, venivano sfruttate in vari modi: nonostante siano composte principalmente da acqua, le sorbe contengono al loro interno interessanti sostanze antiossidanti, motivo per cui spesso erano usate per curare infezioni batteriche.
In base alla specie di appartenenza, le bacche di sorbo sembrano delle mele molto piccole, hanno un sapore dolciastro e sono piuttosto magre: 100 g di sorbe, infatti, contento appena 70 calorie.
Inoltre, le sorbe sono ricche anche di vitamine, in particolare quelle dei gruppi A, C, B1, B2 e B3, e di sali minerali come potassio, magnesio e calcio. E non solo: anche nella corteccia e nella foglia si annidano importanti componenti come i tannini e l’acido sorbico, un potente curativo contro i problemi di intestino, soprattutto legati alla dissenteria.
La polpa delle sorbe, una volta matura, è un vero elisir per la pelle grazie alla ricchezza di agenti antiossidanti: spesso, infatti, viene usata come base di maschere per il viso detergenti per pelli mature o molto sensibili.
Se si vogliono curare, invece, piccole imperfezioni e rughe precoci, si può preparare una maschera casalinga a base di polpa di sorbe mature e farina, uno scrub delicato e dagli effetti miracolosi.
L’utilizzo delle sorbe in cucina
In natura, le sorbe hanno un sapore piuttosto amarognolo, che diventa più dolce quanto i frutti raggiungono la maturazione completa che, solitamente, avviene lasciandoli fermentare sotto la paglia. Una volta arrivate ad essere perfettamente mature, le sorbe possono essere usati sia per preparare marmellate che come base per liquori e bevande alcoliche.
Sono ottime anche per la preparazione di una salsa che diventa l’accompagnamento ideale per i formaggi, ma anche per la maggior parte di tipi di carne.
Se non si ha modo di far fermentare e maturare le sorbe, possono essere usate anche se più acerbe oppure essiccate insieme alle foglie e alla corteccia: servono a preparare un decotto che aiuti l’intestino o per sfruttare le funzioni astringenti della pianta.