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Carpino: cos’è, caratteristiche e coltivazione

Il carpino è un albero deciduo coltivato e piantata a scopo per lo più ornamentale. Questo è un albero che gode di particolare longevità ma la sua particolarità sta nell’altezza che può arrivare anche a superare i 20 metri. È inoltre un albero che non ama molto il freddo e dunque è possibile trovarlo in forma spontanea fino ai 900 metri di altezza. È un bellissimo albero ornamentale che viene spesso usato per riempire ed ornare i parchi pubblici, intorno ai laghi o ne privato, viene piantato nei giardini e può anche essere utilizzato ed in crescita modellato per diventare una splendida siepe.

Caratteristiche

È un albero maestoso dai rami e dal tronco ricoperto da una corteccia che sfiora i toni del grigio; le sue foglie sono zigrinate e ricordano molto quelle del nocciolo, i loro colori sono intensi e nelle stagioni calde toccano i toni del verde ossia un verde chiaro sotto nella parte nascosta ed un verde brillante ed acceso nella parte esposta verso la luce. In autunno si veste di colori caldi e le sue foglie prima di cadere, si colorano di giallo, rosso, arancio e marrone.

Quando inizia a perdere le foglie lo fa piano piano partendo dal basso lasciando intatta la sua chioma. Questo bellissimo albero fiorisce nel periodo di aprile e maggio facendo sbocciare fiori di sesso e maschile e di sesso femminile vicini così da avere poi i frutti. I rami di questo albero, intrecciati con biancospino e rosa canina, vengono ancora oggi utilizzati dai pastori per creare recinzioni sicure per il bestiame.

Coltivazione

La riproduzione di questo albero, avviene attraverso i semi, che solitamente vengono messi a dimora ne terreno nel mese di settembre; questa tecnica viene soprattutto adottata per la coltivazione in semenzaio. Il carpino è un maestoso albero che ama la luce ed è grazie alla prolungata esposizione ad essa cresce rigoglioso.

Il terreno atto ad ospitare l’albero è di tipi calcareo, questo infatti non ama terreni troppo compatti o eccessivamente te umidi. Non va irrigato troppo spesso, sono sufficienti le piogge stagionali a meno che non si presenti un forte periodo di siccità. Per la riproduzione, si potrà optare anche per quella tramite talea, da effettuare rigorosamente in primavera. Basterà effettuate il taglio di un ramo con mezzi idonei e trasferirlo nel terreno, con una lieve innaffiatura ed il calore, metterà presto radici e potrà essere trapiantato presto anche in campo.