L’euro ha da poco tagliato il suo primo ventennio, rappresentando la valuta ufficiale dell’Unione Europea adottata da 19 dei 28 Stati membri dal 1 gennaio 2014 e il 1 gennaio 2015. La valuta dell’Euro è andata a sostituire la moneta nazionale a partire dal 2002, sotto un’introduzione ufficiale risalente al 1999. In merito alla sua entrata ufficiale l’Euro ha riscosso da sempre grandi polemiche, celando parte delle curiosità meno conosciute dalla maggior parte della popolazione.
Amministrazione ufficiale dell’Euro
Da quale istituto bancario risulta ufficialmente amministrata la valuta dell’Euro? Ad occuparsene risulta essere la Banca Centrale Europea BCE, lo specifico ente in grado di stabilire e decidere ogni politica monetaria estesa ai paesi membri dell’Unione, insieme all’amministrazione dell’Eurosystem composto dalle Banche centrali dei paesi parte dell’Eurozona tra cui Austria, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta.
L’Eurosystem svolge un ruolo di monitoraggio, sulla base delle regole della BCE, in riferimento al funzionamento dei pagamenti, della stampa, coniazione, nonché distribuzione della moneta nei paesi membri dell’Unione Europea.
Valuta Euro, le caratteristiche specifiche
Ogni banconota Euro presenta un numero specifico di serie composto da una sola lettera e 11 cifre numeriche, ad indicare rispettivamente la denominazione dello stabilimento di produzione e la posizione numerica all’interno del foglio di stampa. I ponti disegnati nelle banconote Euro risultano il frutto dell’inventiva del designer Robert Kalina, unendo metaforicamente i paesi parte dell’Unione Europea.
La maggior parte delle banconote Euro vengono stampate presso le zecche degli stati membri dell’Unione Europea, ma anche da stampatori privati, ad oggi contando circa 17 stampe private in diversi paesi. Secondo le stime realizzate nel 2018 le banconote Euro in circolazione si sono attestate a 22.614.824.598, mentre le monete Euro a 130.717.264.347. Le banconote vengono realizzate in carta di puro cotone, unita ad una parte sempre in rilievo riscontrabile al tatto.
Gli Euro sono considerati ad oggi una delle valute più difficili da contraffare sulla base della stampa complessa e altamente costosa. Ogni banconota presenta anche una filigrana di colore scuro visibile in controluce, una striscia e una placchetta olografica in entrambi i lati, una striscia iridescente nella parte centrale.
Derivazione del simbolo dell’Euro
Da dove deriva invece il simbolo caratteristico dell’Euro? L’ispirazione si rifà alla lettera greca epsilon ε, sotto espresso omaggio alla Grecia, mentre le due linee parallele che attraversano la banconota attraverso il glifo ad indicare la stabilità della valuta comunitaria.
Il simbolo dell’Euro è stato presentato il 12 dicembre del 1996 dalla Commissione Europea, scelto tra ben 10 differenti progetti presentati. Nonostante il nome del realizzatore del simbolo della valuta non sia mai stato reso noto in via ufficiale la paternità viene spesso attribuita al tedesco Arthur Eisenmenger.