Animali

Animali con la V: elenco dettagliato e principali caratteristiche

In natura esistono molti animali con la lettera V, ma ne conosciamo relativamente pochi. Andiamo quindi a scoprire quali sono quelli conosciuti e meno conosciuti in questo elenco dettagliato, fornendo le informazioni sulle principali caratteristiche di ognuno.

Animali che iniziano con la lettera V

Innanzitutto partiamo da una distinzione in paragrafi tra mammiferi, uccelli, rettili, insetti, aracnidi e molluschi.

Mammiferi

  • Vigogna: è un tipo di cammello che vive sulle Ande. La lana di questo animale veniva anticamente usata dagli INCA per tessere le vesti regali dell’oro soprano; infatti come accadde oggi, anche in passato questo mammifero era un animale protetto. La vigogna può raggiungere un peso di 65 kg e un’altezza di 85 cm (alla spalla), in un esemplare adulto. Il periodo di gestazione di una gravidanza è in genere di 11 mesi.
  • Visone: si tratta di un mammifero carnivoro della superfamiglia dei mustelidi, l’unica specie di mente appartiene al genere Neovison ed è il visone americano (a questo genere appartiene anche la specie vivente in acqua). Il peso che può raggiungere un visone maschio e al massimo 1,6 kg, Mentre una femmina tra i 400 e i 780 g; in lunghezza il maschio raggiunge 45 cm mentre una femmina 38 cm.
  • Vitello: essenzialmente conosciamo il vitello come il cucciolo della mucca; infatti hanno questo nome I bovini maschi di età inferiore ai 12 mesi con un peso minore dei 250 kg. Si distinguono due tipi di vitello, tra le carni più utilizzate in cucina: il vitello comune, alimentato con foraggi e mangimi, e vitello sanato, castrato è alimentato fino al raggiungimento del peso adatto. Data la giovane età del bovino la carne dell’animale viene annoverata tra quelle bianche.
  • Volpe: quella comune fa parte di una superfamiglia di canidi che comprende le varietà dell’otocione e del nittereute. Le volpi sono generalmente di taglia piccola e si distinguono dagli altri “parenti” per i corpi allungati gli arti brevi e le code folte.
  • Vombato: ultimo mammifero con la lettera V poco conosciuto, è un marsupiale di origini australiane. Si tratta di un quadrupede dalle zampe corte, con una lunghezza di circa 1 m e una coda molto ridotta. Il suo habitat si trova sulle montagne e nelle Terre desolate dell’Australia sud orientale e della Tasmania. Il termine per definire questo tipo di animale è stato preso dagli Eora, una tribù aborigena che vive nell’area di Sydney.

Uccelli

  • Venturone: chiamato anche venturone Alpino o canarino di montagna, è un tipo di uccello simile al passero appartenente alla famiglia dei fringillidi. Possiedono in genere un piumaggio verde giallastro e sono diffusi in Europa meridionale. Il verzellino invece è simile ma ha un piumaggio più arancione che giallo, e in alcuni è presente il blu. Facente parte della stessa famiglia è anche il verdone un uccello passeriforme robusto e massiccio che presenta un piumaggio simile agli altri due.
  • Voltapietre: anche chiamato Arenaria interpres è un uccello migratore che appartiene alla famiglia delle scolopacidae. Il suo habitat e nella parte settentrionale dell’Eurasia e del Nord America ma, durante l’inverno raggiunge le coste di tutto il mondo. Il nome deriva dalla capacità di questo animale di girare velocemente le pietre con il suo becco (leggermente rivolto verso l’alto) per nutrirsi degli insetti che si nascondono sotto: possiede Infatti un becco abbastanza lungo anche se si tratta di un uccello piuttosto tarchiato, lungo circa 24 cm, con un peso intorno agli 85- 150 grammi.
  • Voltolino: anch’esso un uccello migratore, porta anche il nome di Porzana porzana, ed ha le sue origini nell’Europa e nell’Asia centrale. Possiede piccole dimensioni e un breve becco di colore giallo Dalla punta verdastra. Anche le zampe sono verdi è una testa di colore marrone, ricoperta da strisce più scure e macchie più chiare.

Rettili

  • Varano: si tratta di un sauro e comprende alcuni tra i più grandi rettili ancora in vita. I sottogeneri di questo rettile sono molti, ma hanno tutti una caratteristica principale in comune: un metabolismo relativamente alto per qualsiasi rettile e l’avere molte percezioni sensitive con le quali riescono a catturare le prede. Si possono trovare varie specie di questo tipo di rettile nell’africa, nel sud dell’India, nell’Indonesia, nelle Filippine finanche ad arrivare in Australia.
  • Vipera: è un genere di serpenti velenosi e davvero letali. La testa ha una forma triangolare a punta il corpo è tozzo, e la coda è corta, assottigliata verso l’alto. La ghiandola nella regione posteriore e laterale del capo produce un veleno molto pericoloso formato da acqua, albumine tossiche il proteine enzimatiche che agiscono sui tessuti, nel sangue e sul sistema nervoso. Le loro zanne sono mobili e spuntano fuori ad angolo retto solo quando il serpente apre la bocca. Hanno pupille verticali, simili a quelle dei gatti, ed è proprio questa caratteristica che la distingue dalle bisce e dagli altri rettili presenti negli stessi habitat, oltre al comportamento della coda e alla forma del capo. In Italia, la regione dell’Alto Adige detiene il primato dei cittadini morsi dalle vipere.

Insetti

  • Vespa: è un insetto facente parte dell’ordine degli Imenotteri. Le vespe comune sono chiamati insetti sociali proprio perché insieme formano dei gruppi. Queste “società” hanno al loro interno femmine sterili, operaie è una o più femmine fertili. Il corpo di questo insetto è lungo alle volte fino a 5 cm di colore bruno a strisce gialle. Nei paesi tropicali si hanno vespe con un corpo variamente colorato.

Aracnidi

  • Vedova nera: è in assoluto il più pericoloso tra gli aracnidi. Il Latrodectus mactans (nome scientifico di questo tipo di ragno) prende il suo nome dal verbo latino mactare che significa, appunto, uccidere, in relazione al fatto che la femmina uccide il maschio una volta finito l’accoppiamento. La vedova nera di sesso femminile è generalmente di colore nero con una grossa macchia rossa brillante sull’addome che ricorda una clessidra. Il maschio della vedova nera, non velenoso, è molto più piccolo e di colore arancione.

Molluschi

  • Vongola: il termine è di origine napoletana e deriva dal volgare conchula, ossia conchiglia, ed è il nome comune usato per identificare le molteplici specie di molluschi bivalvi nella superfamiglia dei Veneridae. In genere molto apprezzati nella cucina dei posti di mare, ne esistono varie specie diffuse tra le quali quella artica, quella australiana, la mongola comune, la mongola verace, quelle del Pacifico e il lupino.