Con il termine “rubentino”, si vogliono indicare, in gergo calcistico, i tifosi della Juventus, chiamati comunemente juventini. E’ un modo offensivo, perché è nato da uno scandalo della società negli anni Novanta.
Quando e perché è nato questo termine
La parola “rubentino”, offensiva nei confronti dei tifosi, è nato grazie allo scandalo della società calcistica della squadra, in un’inchiesta nota come Calciopoli. Vi erano coinvolti, i più alti dirigenti della Juventus da allora, ovvero Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Battega, che erano rispettivamente, il direttore generale, l’amministratore delegato e il vicepresidente e consigliere dall’amministrazione della società, che idearono un sistema che coinvolse degli esponenti degli organi arbitrali, per oltre un decennio.
L’inchiesta, che si protrasse fino al 2005, portò alla luce una catena di corruzione all’interno delle associazioni calcistiche, e Luciano Moggi fu squalificato dal mondo del calcio italiano, e vennero inflitte pesanti condanne alla società, prima fra tutti la Juventus, che dovette rinunciare al titolo di campione d’Italia ed essere retrocessa in serie B, ed anche le squadre del Milan, della Fiorentina e della Lazio.
In seguito a questo, la squadra di Moggi è stata soprannominata “Juventus Rubentus”, che non avrà certo suscitato reazioni positive tra i tifosi bianco-neri, che già venivano etichettati come “gobbi” per via della maglietta squadra degli anni Cinquanta.
A risollevare il “morale” nel mondo del calcio italiano, nel 2006, fu Marcello Lippi, che scelse il gruppo di giocatori della nazionale per la Coppa del Mondo, e la portò alla vittoria in finale con la Germania, che era tra le squadre più forti.
Come viene usato oggi il termine rubentino
Nonostante tutto, il termine rubentino è rimasto in circolazione nel mondo del calcio, soprattutto negli slang dei tifosi delle squadre avversarie, come per dire alla squadra che se vince è solo grazie ad arbitri corrotti.
Ciononostante, la Juventus dal 2006 sembra aver recuperato parecchio terreno, visto che è sempre tra le squadre più forti della serie A.
Se gli si vuole trovare un significato più “positivo”, soprattutto se si è intenditori di vino, si può pensare al Rubentino Chianti DOCG, un vino rosso dal sapore fruttato floreale, dalle notte di viola mammola e marasca, indicato per accompagnare arrosti, carni cotte alla griglia e minestre.
In pratica, il termine rubentino è sicuramente offensivo, per i tifosi e forse anche per i giocatori della squadra bianco-nera, non solo perché è un sinonimo per indicare dei ladri, ma perché rammenta un periodo nero per la storia del calcio italiano.