Anche pensionati hanno la possibilità di richiedere dei finanziamenti che si possono estinguere con una trattenuta diretta sul loro assegno mensile della pensione: stiamo parlando del famoso prestito con cessione del quinto; cerchiamo di scoprire bene di cosa si tratta e togliamoci tutti i dubbi su come effettuare il calcolo della rata della cessione del quinto per pensionati.
La cessione del quinto per pensionati è un finanziamento che permette ai titolari di una pensione (con le dovute esclusioni che vedremo tra qualche riga) di ottenere da un istituto di credito delle somme che verranno rimborsate con un addebito automatico effettuato dall’Inps sull’assegno mensile. Il prestito con cessione del quinto per pensionati non può avere una durata superiore ai dieci anni ed è prevista la copertura assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza del richiedente.
Come funziona il prestito con cessione del quinto pensionati
Come riporta nel regolamento il sito informativo Cessione del Quinto K questo tipo di finanziamento non può essere richiesto su tutte le pensioni, infatti sono esclusi: le pensioni e gli assegni sociali, le invalidità civili, gli assegni per l’assistenza ai pensionati per inabilità, gli assegni di sostegno al reddito, gli assegni di nucleo familiare, le pensioni con contitolarità per la quota parte che non è di pertinenza del soggetto richiedente e le prestazioni di esodo.
La procedura per ottenere il finanziamento è la seguente: il primo passo lo deve fare il pensionato, che deve richiedere presso una sede Inps la comunicazione di cedibilità della pensione; questo documento (dove viene indicato l ‘importo massimo consentito della rata) deve esser poi consegnato alla banca o alla finanziaria con cui il richiedente intende stipulare il contratto; se l’istituto erogante scelto è tra quelli convenzionati con l’Inps la comunicazione di cedibilità può essere elaborata direttamente dall’istituto e i tassi di interesse saranno più vantaggiosi per il pensionato.
Il calcolo della rata
Il calcolo della rata del prestito con cessione del quinto pensionati viene effettuato tenendo conto innanzi tutto dell’entità dell’assegno mensile: l’importo cedibile viene calcolato sull’importo al netto di trattenute fiscali e previdenziali; non può superare il 20% di questa somma netta e non può intaccare l’importo della pensione minima stabilita ogni anno dalla legge. Per questo motivo i pensionati che ricevono la minima non possono ottenere questa tipologia di finanziamento. Nel caso in cui il richiedente sia titolare di più pensioni, il calcolo viene effettuato sul loro importo complessivo.
Per comprendere meglio come si calcola la rata massima (ovvero la quota cedibile) possiamo fare due esempi: un pensionato che riceve una pensione lorda di 596,50 euro al mese non subisce ritenuti fiscali, quindi l’importo netto equivale al lordo; il 20% della sua pensione sarebbe 119,30 euro, ma con una rata del genere il suo assegno scenderebbe al di sotto dell’importo della pensione minima (501,89 euro per il 2017): la sua quota cedibile sarà data dalla differenza tra l’importo netto e la minima, ovvero 94,61 euro. L’altro pensionato che prendiamo in considerazione ha diritto ad un importo lordo mensile di 1.200 euro; dato che subisce 300 euro di ritenute fiscali, l’assegno netto ammonta a 900 euro. Il 20% di questa somma è pari a 180 euro e visto che 900-180=720, l’importo minimo viene salvaguardato, quindi 180 euro sarà l’importo massimo della rata per il prestito con cessione del quinto per questo pensionato.